“Se vai a Ferrara, vanno tutti in bici”. Per ora non vado. Nel XVII sec. un mercante di Ferrara acquistò proprietà a Bari Vecchia e contribuì con generosità. Bari per gratitudine gli ha intitolato Piazza del Ferrarese. Immagino quando tornava a Ferrara: “Se vai a Bari, vanno tutti a piedi; bravi a spostare le merci con carriole; uno ha inventato un velocipede a due ruote che consiglierei di copiare. Sono svegli, svelti, in forma e rispettano le regole. In carrozza, se il cavallo sporca e il padrone non pulisce, viene multato. Gli insolventi, messi a pancia in giù sul leone della colonna della giustizia a P.za Mercantile, li “sculacciano col battipanni”! Anche i ferraresi hanno imparato dai baresi, e se l’Europa guarda a Ferrara, può guardare a Bari.
Comune, Provincia e Regione stanno riqualificando il territorio con la mobilità sostenibile: “pedovia”, bici, treno e bus anziché solo veicoli a motore privati. Sono entusiasta! Finalmente a chi si muove con la bici in città, viene dato modo di trovare il proprio spazio, ma di darne tanto anche agli altri. Non solo! Più bici non ingombranti, silenziose, ecologiche, fluidificano il traffico, fanno respirare, non disturbano la quiete. Ci sono lavori in corso per la pista ciclabile di V.le Unità d’Italia e poi le altre a seguire. Per i contestatori (molti solo perché si è pensato ai ciclisti, che si pensa siano quattro gatti e come se la strada fosse solo per le auto e le moto), cito l’ Art. 2 del Cod. della Strada:”…le norme…si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione”. Art. 13: ”Le norme devono essere improntate alla sicurezza della circolazione di tutti gli utenti della strada, alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico per la salvaguardia degli occupanti gli edifici adiacenti le strade ed al rispetto dell’ambiente e di immobili di notevole pregio architettonico o storico”.
Nunzio Natuzzi
Bari, 06 giugno 2008
Comune, Provincia e Regione stanno riqualificando il territorio con la mobilità sostenibile: “pedovia”, bici, treno e bus anziché solo veicoli a motore privati. Sono entusiasta! Finalmente a chi si muove con la bici in città, viene dato modo di trovare il proprio spazio, ma di darne tanto anche agli altri. Non solo! Più bici non ingombranti, silenziose, ecologiche, fluidificano il traffico, fanno respirare, non disturbano la quiete. Ci sono lavori in corso per la pista ciclabile di V.le Unità d’Italia e poi le altre a seguire. Per i contestatori (molti solo perché si è pensato ai ciclisti, che si pensa siano quattro gatti e come se la strada fosse solo per le auto e le moto), cito l’ Art. 2 del Cod. della Strada:”…le norme…si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione”. Art. 13: ”Le norme devono essere improntate alla sicurezza della circolazione di tutti gli utenti della strada, alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico per la salvaguardia degli occupanti gli edifici adiacenti le strade ed al rispetto dell’ambiente e di immobili di notevole pregio architettonico o storico”.
Nunzio Natuzzi
Bari, 06 giugno 2008