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sabato 18 ottobre 2008

Domenica 6 Aprile 2008 - Cronaca di una giornata caotica...ma non per me.

Stamane h. 07.15 prendo il treno da Gioia del Colle per Bari. Arrivo h. 08.00, prendo la bici del bike sharing e gironzolo un po’ nel centro, Bari Vecchia, Lungomare e poi Parco 2 Giugno. Ci sono i preparativi per Vivicittà, Motoraduno, Giornata del Fai con visita del cantiere del Teatro Petruzzelli e un comizio elettorale. Fra non molto, migliaia di persone invaderanno le strade cittadine e la maggior parte a piedi. E’ fantastico!
Con la bella bici rossa fiammante del Comune di Bari, mi avvio verso casa a prepararmi per partecipare a Vivicittà. Oggi a Cerignola (FG) c’è una gara di duathlon, ma preferisco restare nella mia città e col pettorale addosso faccio la mia bella figura, come se partecipassi a una gara di Duathlon col bike sharing del tutto speciale. Sapete, provo un sano orgoglio di quello che sto facendo e spero che chiunque mi veda, dopo lo stupore iniziale, possa essere incoraggiato a qualcosa di positivo, soprattutto gli automobilisti. Forse qualcuno lo faccio anche arrabbiare, perché gli sfilo a lato e lui imbottigliato anche per colpa mia.
Una postazione del bike sharing è proprio vicino la partenza a Parco 2 Giugno. Pronti. Via! 12 km. in una giornata soleggiata bellissima. L’arrivo sempre a Parco 2 Giugno. Poi un giro a piedi nel Parco - molte famiglie nel prato. Che bello! Riprendo la bici dalla postazione. Molti podisti mi vedono ed anche una famiglia con bimbi in bici che mi chiedono informazioni sul funzionamento del servizio.
Come un ragazzino felice, col pettorale ancora addosso, mi dirigo di nuovo in centro. Vorrei visitare il Petruzzelli, ma c’è una lunga coda. Percorro Bari Vecchia. Mi fermo alla Sala Murat (Piazza Ferrarese). Lì c’è lo stand della Federmoto con delle moto d’epoca e moderne in esposizione. A fianco a loro, metto la mia bella bici che non sfigura e dialogo con dei ragazzi dello staff. Parliamo di sicurezza stradale, un ragazzo mi confida che non andrebbe in città con la bici, perché è molto pericoloso (come se con le moto fosse più sicuro!). Ci sono dei poster con la frase: 'Le piste servono per correre. Le strade no!'. Prendo delle brochures dove vedo che fanno dei corsi per la guida sicura, sicurezza stradale. E’ davvero costruttivo. (La sfilata 'rombante' un po’ meno!).
Poi scambio qualche parola con un carabiniere in assetto anti-sommossa e lo ringrazio per il suo lavoro. Lo stesso faccio con gli operatori ecologici che fanno la raccolta differenziata delle bottigliette di plastica seminate da noi podisti.
La gente che passeggia mostra contentezza, soprattutto i bimbi in bici e sui pattini.
Torno a casa e via per la Stazione. Lascio la mia 'compagna' a due ruote ringraziandola di cuore per avermi dato la 'misura giusta' dei tempi e ritmi di una vera vita umana cittadina. Prendo il bus per Gioia del Colle. A bordo si ascolta 'per forza' la partenza e la radiocronaca del Gran Premio di Formula 1 – un pasto al volo e poi h. 15.00 al lavoro. Ci sono le partite di calcio. Ma io è da un po’ che ho deciso di vivere le mie domeniche diversamente. E che domenica speciale oggi!!
Per chi è andato in auto invece, è stato un incubo. Gli strombazzamenti non sono mancati come colonna sonora di una giornata che ha fatto ancora la differenza tra silenzio e rumore, aria pulita e smog, persone che si muovono davvero e quelle nelle auto sempre più immobili.