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lunedì 13 ottobre 2008

La mia Bicistoria


Un giorno ho buttato via l’auto e come Forrest Gump che si alza dalla sedia a dondolo e comincia a correre, così ho fatto. Per spostarmi ho pensato di prendere una bici usata, dovendola lasciare per strada anche di notte. La prima volta, ho fatto una piroetta e stavo per cadere, ma era la mia prima 'lezione di danza'. Ho riacquistato il mio peso forma ed è stata una gioia immensa: mi sentivo di aver daccapo 15 anni! E’ da 5 anni ormai che più che portare io la bici, è lei che mi ha portato alla scoperta di un nuovo mondo proprio "dietro l’angolo di casa". Ho scoperto antiche strade di campagna con casolari, masserie, ecc. dove ho incontrato la storia: tracce, testimonianze di uomini e della natura che la maggior parte della gente 'intrappolata' nelle lamiere delle loro auto non potrà mai apprezzare. Percorsi alternativi dove la natura rafforza le sue difese nonostante i duri attacchi dell’avanzata urbana da parte di noi umani. Senz'auto tornato all'età della pietra? Certo! Ma solo nel senso di aver scoperto come la mia terra sia fondata sulla civiltà della pietra: le Murge, i Trulli, le Masserie, i Castelli, i muretti a secco, ecc. Testimonianze che scoprire in bici è un’esperienza assolutamente unica. Così da allora, alterno caos urbano a quiete periferica o lontano nella natura dell’entroterra. La Bici per me è libertà di movimento, scoperta del territorio, un’ispirazione per viaggiare non solo in orizzontale: LA TERRA; ma anche in verticale: dal mio cuore verso il CIELO!
Nunzio Natuzzi
Bari, 13 Aprile 2008.