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venerdì 17 ottobre 2008

“Bicinomìa”+”Trenonomìa” e meno (ma non meno) “Autonomìa”

Per dom. 28 settembre avevo almeno quattro possibilità per uscire in combinazione bici+treno. E’ bella la preparazione: vedo le previsioni del tempo, prendo la cartina, i programmi degli eventi, gli orari e poi scelgo. Da Bari per i giorni festivi c’è solo Trenitalia…e meno male! Mi chiedo però se ci fossero anche le Ferr. Sud. Est fino in fondo al Salento e la Bari-Matera. Chissà forse prossimamente. Comunque decido per S. Maria al Bagno - Nardò (LE) dove c’è un Triathlon Sprint. Parto alle 5.37 ed arrivo alle 7.30 a Lecce. Ragazzi è bellissimo! Solo un po’ di sacrificio ad alzarsi presto, ma poi si vede il sole sorgere dal mare e gli ulivi secolari nella campagna e le colline della Selva di Fasano e Ostuni. A Lecce, la città quasi dorme ancora. Mi faccio un bel giro nel centro storico tra le belle Chiese Barocche, l’Anfiteatro Romano, il Castello. Faccio una buona colazione e poi sulla SS 101 per Gallipoli. L’ho fatta un paio di mesi fa e mi sembra di conoscerla già a memoria. Da Nardò c’è una bella strada verso il mare. S. Caterina e S. Maria al Bagno sono bellissime. Stanotte e stamattina c’era un temporale e pensavo al peggio. Invece è venuta fuori una bella giornata col sole ancora forte, solo un po’ nuvoloso. L’acqua in mare è calda. Siamo a fine settembre ed è ancora estate. E’ andato tutto bene - mi sono divertito. Poi rientro sempre in bici verso Lecce per altri 35 km. Alle 19.50 treno per Bari con arrivo alle 22.00. Qualcuno mi ha chiesto: “Ma come sei venuto? Come te ne vai?” con uno sguardo perlomeno perplesso. Lo capisco. Mi rendo conto che può essere quanto meno bizzarro pensare di organizzarsi così, specialmente se devi fare una gara. Ma per me, sarà per abitudine, allenamento soprattutto mentale, è diventato normale. Voi la chiamereste una forma di fanatismo, follia? Può darsi! Intanto io mi sento felice! Nella mia testa c’è la determinazione a voler vivere così… oltre che col sole in fronte, con la volontà di organizzare il mio trasporto in modo “Bicinomo”+”Trenonomo”, e meno (ma non meno) “Autonomo”. Poi certo a volte non è possibile, non mi va, ecc. Quando però vivo queste cose, è la mia personale soddisfazione di dominare sull’auto. Un tempo, avendola, avrei dato per scontato di fare tanti km. con questa. Non avendola, alleno la testa a cercare soluzioni alternative, perché poi ho scoperto che mi stresso di meno (specie se in bici faccio percorsi secondari o dedicati) e mi gusto di più il territorio ed il viaggio.
Un altro es.: oggi (5/10) con bici+treno da Bari a Barletta (40 km. ca.) per una mezza maratona. Ho avuto il tempo di fare anche il turista e ho preso il treno per Bari; una doccia e poi Gioia del Colle in treno. E’ questione di allenamento, mentalità, abitudine, volontà. Poi ripeto, per vari motivi non si può o non si ha voglia. Sarà anche il fatto di praticare sport di resistenza: le distanze, il tempo, lo spazio, assumono aspetti nuovi, meno impossibili e meno irraggiungibili. Questione di testa… che sebbene abbia il sole in fronte, si mantiene sempre bella “fresca”!

Nunzio Natuzzi

5 ottobre 2008