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martedì 28 ottobre 2008

Bici-Angeli a ped-Ali

A Caslano vicino Lugano, qualche giorno fa oltre ad una tappa del Tour de Suisse, c’era anche un evento ciclistico per bambini/ragazzi. Sono passato da un parco dove c’erano dei bimbi che giravano in bici e sono stato colpito dagli striscioni che i ragazzi hanno disegnato in favore della bici per l’occasione. C’erano cartelli che invitavano ad adattare la velocità pensando ai bimbi. Laddove si vede il mondo con gli occhi dei bimbi e si investe “in” loro, ci sono chiari segni di civiltà. Auguriamoci che lo stesso avvenga per le strade di tutta Italia. Credo che la nostra presenza costante ed anche con strade adatte e segnaletica appropriata, possano contribuire al cambiamento prima di tutto della mentalità. Dappertutto (anche in Svizzera), ci si muove all’insegna della velocità, dei motori rombanti “cattivi” che squarciano il silenzio sacro della natura. Quando mi strombazzano o rombano accanto (cattiva abitudine specialmente al Sud), a volte non è facile trattenersi e quello che provo non è paura. Talvolta è rabbia (subito domata). Non mi sento un soggetto “debole” nella testa, ma di fatto lo sono per vulnerabilità oggettiva. Con tutta la forza che ho però, in strada ci voglio essere e proprio come un bimbo con la bici coi pupazzetti , vorrei che le strade fossero teatro di calma, dolcezza, buon umore, insomma Amore.
Quando guardo i miei nipotini e tutti i bimbi in bici, vorrei che le strade fossero disegnate per loro oggi, domani e dopodomani, possibilmente non limitando l’uso solo nei parchi e durante l’infanzia. Quindi a voi tutti Bici-Angioletti a ped-Ali, vi dedico una canzoncina:
“Siam tre piccole biciclettin
Siamo tre sorellin
Mai nessun ci spaventerà
Trallallalallà.
Chi ha paura del suv cattivo, dell’auto cattiva, della moto cattiva,
io paura non avrò,
trallallalallà.”

Ciao,
Zionun.