A proposito dei lavori per le piste ciclabili e la mobilità sostenibile. Propongo un compitino per le vacanze. Prendiamo una clessidra: una parte vuota e una piena di sabbia (polveri sottili inquinanti). Quella piena è figura del traffico urbano, ma anche della nostra testa: vista offuscata, naso e orecchie tappati, cervello impolverato. S’immagini il centro-città: attorno le clessidre (quartieri periferici), messe in modo circolare come il rosone di una chiesa o i raggi di una ruota. Finora, dagli accessi in città scarichiamo le polveri sottili (smog). Capovolgendo la clessidra (e la nostra mentalità), lo smog resta all’esterno e si va a piedi, con la bici, mezzi pubblici che trovano la via più libera e rispettano gli orari. L’aria è più respirabile, ci si muove di più, strade più sicure, meno bestemmie, stress, spese e si è un po’ più felici…come a Ferrara, anzi meglio. Chi va in questa città rimane colpito che siano riusciti a vivere questo. E noi come e quando pensiamo di iniziare se ci preoccupiamo solo di lamentarci, criticare, denigrare, ecc.?? A chi chiede: “Ma quanto tempo ci vuole per questi lavori”? Invece domando: “Ma quanto tempo ci vuole per cambiare?” La clessidra ci aiuta: ad ogni ma, se, pessimismo, critica, ecc. la si deve girare finchè non s’impara. Intanto i lavori finiranno e speriamo di essere pronti col fisico e la mente, per fare un bel salto di qualità della vita…in centro.
P.S.: Usando la clessidra ascoltiamo la canzone di B. Antonacci modificata:
Ma quanto tempo e ancora strombazzi e inquini in centro
P.S.: Usando la clessidra ascoltiamo la canzone di B. Antonacci modificata:
Ma quanto tempo e ancora strombazzi e inquini in centro
Quanto tempo e ancora ci metti per cambiare
Quanto tempo e ancora ti metti proprio al centro
Quanto tempo e ancora mi viene da star male e sento
Che se te ne vai adesso io potrei vivere
Che se te ne vai adesso ci sarebbe più amore.
Nunzio Natuzzi
Bari, 06 giugno 2008
Nunzio Natuzzi
Bari, 06 giugno 2008