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lunedì 10 novembre 2008

Un'impresa da Dio.

Vi è mai successo di ascoltare, leggere, vedere, qualcosa che avete espresso anche voi, proprio con gli stessi termini o almeno concetti? A me succede da un po’: vedo la TV, ascolto la radio, o in giro i cartelloni pubblicitari, anche quando capita di ascoltare i ragionamenti di altre persone. Sembra che ci sia la stessa fonte di ispirazione che fa sintonizzare un gran numero di persone. Così si esclama: “Ma guarda un po’, sembra che mi abbiano letto. – Anch’io vivo le stesse cose - Ho usato le stesse parole, espressioni, battute. Non sai se tu hai copiato loro o viceversa, oppure solo una coincidenza. Si è sulla stessa lunghezza d’onda anche a migliaia di Km. di distanza e poi ti chiedi: “E’ solo una casualità che stia vedendo, sentendo quel programma, ecc. in quel preciso istante, giorno, ecc.?” Non sono né fatalista, né superstizioso, nè fanatico, però è davvero strano come accadano certe cose.
Qualche giorno fa ho acquistato il DVD “Un’impresa da Dio”, e oggi l’ho visto. Mi sono fatto un mucchio di risate, non solo per le scene, ma proprio perché ho scritto delle cose che venivano espresse nel film. E’ una commedia americana leggera, però parla dei temi di cui ho scritto nei post precedenti. Dio (M. Freeman) chiede ad un membro del congresso americano di costruire l’arca come quella di Noè. C’è un chiaro messaggio ecologista e poi le scene con gli animali, specie gli uccelli, sono divertenti ma fanno anche riflettere. La storia dell’arca di Noè viene usata soprattutto per i bambini, con figure di animali da colorare. Però è una di quelle storie bibliche che suscita una tale meraviglia se si crede che sia successa davvero. Ve lo immaginate Noè oggi? Un matto da legare. Uno che costruisce un transatlantico sulle montagne per salvare il pianeta. Uno che dice che diluvierà senza una nuvola in cielo e guarda e parla con gli uccelli del cielo, i fiori dei campi e li salvaguarda. Però anche Dio mica scherza; chiedere una cosa simile ad un uomo. Ma nella vita è così: chi ha dei buoni propositi, progetti, per sé e gli altri e vuole richiamare l’attenzione all’ambiente, talvolta viene preso per pazzo, sovversivo, uno da prendere a pernacchie. Però proprio i paesi più energivori, hanno bisogno urgentemente di dare ascolto a “profeti” ecologisti, forse un po’ pazzerelli agli occhi di chi pensa si debba essere “felici, vincenti, belli e potenti” in macchinone inquinanti come E. Baxter nel film, prima di diventare anch’egli Noè.