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sabato 1 novembre 2008

L'uomo domini.

Può essere un’indicazione generale: quando si vuole cercare il senso delle cose, ciò che è vero, educativo, istruttivo, bisogna tornare al principio, alle cose com’erano dall’inizio. Quindi a ciò che è scritto che sia: un testo sacro, il codice civile e stradale, la costituzione, ecc. Anche nella nostra vita quando ricordiamo la prima volta delle nostre esperienze: entusiasmo, emozioni, e tanti altri sentimenti nobili. Insomma tornare al principio per ritrovare “la retta via”, sé stessi e il mondo attorno nella giusta dimensione. In principio…
Tranquilli!... Non c’è da strappare nessuna prima pagina “genetica” biblica. Ma in quella c’è un’affermazione su cui vorrei riflettere: L’uomo domini…
Significa forse che l’uomo è dio e che signoreggia, assoggetta, comanda, sovrasta su tutto il creato? In un certo senso sì, significa questo. Ma in che modo? Non voglio avventurarmi in disquisizioni teologiche e lo lascio fare a persone più competenti e autorevoli. Voglio solo riflettere: l’uomo come un dio o come Dio? L’essere umano che ha caratteristiche e autorità superiori agli altri esseri, come deve esercitare questo dominio? Deve abusare, sprecare, sporcare, inquinare, prevaricare, distruggere, uccidere gratuitamente? Oppure il contrario? Essere un custode, amministratore …delegato dal Creatore stesso, e al quale poi si dovrà rendere conto? Voi che dite?
In tutti noi c’è la consapevolezza dell’eternità: non può finire tutto con la morte fisica. Si crede e si spera al Paradiso, al Cielo che certamente è perfetto e non come il mondo attuale che sembra andare inesorabilmente verso la fine. Quindi molti concludono: se questo mondo è uno schifo e sarà distrutto, che senso ha proteggerlo, salvarlo, fare tutte quelle azioni di salvaguardia umane ed ambientali, ecc.? Beh, perlomeno dovremmo pensare a quelli dopo di noi. Ma molti se ne strafregano o pur sapendo cosa possono fare, sono superficiali. Quindi con la mentalità della serie life is now!, usa e getta!, tutto e subito!, con manie di onnipotenza, come Attila, dove passano non cresce più l’erba. Però in Cielo eccome se ci vogliono andare!!
Questo tipo di “dominatore” corrisponde alla maggioranza della specie umana: amante dei soldi, motorizzato, consumista, fanatico per sport, religione, politica, ecc. pronto a distruggere e uccidere anche i suoi simili. Per propri interessi annienta popoli, flora e fauna. La maggior parte si dice rigorosamente credente, invece ha uno stile di vita distante dal carattere del Creatore. Così, parlo in generale, mi ci metto in mezzo anch’io. Come creature speciali nella creazione, dovremmo riflettere l’immagine e somiglianza del Creatore e non di idoli (ognuno ha i suoi, ma pallone e motori ormai sono quelli universali). Che tipo di “dominus” voglio essere? Dominatore distruttore o costruttore? Quando cammino, corro a piedi, vado in bici, nuoto, uso mezzi quali treno, bus o l’auto in modo responsabile, mi sento di dominare il territorio, di conoscerlo e apprezzarlo, lo sento mio, parte di me, come lo trovo lo lascio e lo faccio trovare agli altri, lo rispetto. In principio… credo si intendesse proprio questo. Cari amici ciclo ambientalisti, credo che possiamo dimostrare di essere i veri “dominatori, custodi” di questo mondo. Poi nell’aldilà sicuramente l’unico mezzo ammesso sarà la bicicletta a “ped-Ali”, per cui noi siam sempre pronti e allenati ad essere accolti senza vergogna da Chi ci attende…sicuramente in bici anch’Egli.

Nunzio Natuzzi

6 settembre 2008