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venerdì 14 novembre 2008

E se fosse tutto vero?

La storia dell’Arca di Noè è a dir poco incredibile. Ma chi ci crede!? E’ roba da bambini, un cartone animato, un film. Eppure ci sono studiosi che la stanno ancora cercando sul M. Ararat o giù di lì; talvolta viene utilizzata come figura degli “ultimi tempi” per “spaventare” un po’ la gente e chiamarla a ravvedimento. A me non piace l’idea di un Dio che come Creatore e Padre, è lì pronto a giudicare, condannare, insomma privare gli esseri umani della gioia di vivere e fare di tutto per renderli infelici, della serie “Ricordati che devi morire!!”. La storia di Noè è “un’impresa da Dio” e come nel film, fa riflettere quanto sia importante che non solo i politici cioè chi può decidere, sia sensibile all’ambiente, ma anche ognuno di noi. Essere come Noè, nelle buone pratiche quotidiane. Mi soffermo solo sull’aspetto ecologico, anche se la religione, fede, riguarda soprattutto l’aspetto morale, spirituale. Ognuno ha il suo credo, nel suo modo, ma almeno la sensibilità sui temi ambientali dovrebbe essere argomento caro a tutti, per vivere meglio noi e chi ci seguirà.
Leggendo la Bibbia e considerando i vari personaggi, mi sono semplicemente chiesto come mai Dio talvolta sceglie persone ed episodi “bizzarri”. Persone comunque coraggiose, noncuranti della sofferenza e incomprensione da patire. Assolutamente sicure della visione, progetto e determinate a portarli avanti nonostante ci sia chi non si avvede della stessa necessità.
Oggi si riportano dati allarmanti circa le emergenze climatiche, “la Terra in rosso”, malattie provocate dall’inquinamento, i costi elevati anche in termini di decessi per la congestione e l’insicurezza stradale. C’è la necessità di cambiare le città (architettura, ridisegnazione degli spazi, restauri, infrastrutture, servizi, ecc.), ma ancora più importante è che le persone cambino. C’è uno slogan “Cambia il mondo dal di dentro, comincia da te stesso”. E’ una parola! Già! Eppure dovrebbe essere più facile cominciare da quello che posso fare io nel mio piccolo. Non dico necessariamente salvare persone, animali e piante, ma almeno cercare di non causare danni, di limitarli. Come? Per es. preoccupandomi come spostarmi - non dare per scontato che debba farlo con un mezzo motorizzato; raccolta differenziata; risparmio energetico; più attenzione quando guido; rispetto per i miei simili e la natura. Non sarebbero questi dei piccoli/grandi passi verso un mondo migliore?
Ci sembra un’impresa impossibile? E se tutti questi “allarmi”, (anche quello della “sveglia Gen. 6:14” del film) fossero veri?

“Se qualche impresa ti riesce difficile da compiere, non pensare subito che essa sia impossibile per l’uomo; piuttosto, quanto è possibile e naturale per l’uomo, giudicalo ottenibile anche da te”
Luigi Einaudi
"e avverrà come ai tempi di Noè....e di nulla si avvide la gente"
Gesù - Mt. 24