In tanti anni non avevo mai notato la natura intorno: un singolo fiorellino, una foglia, un albero, le pietre. Ho scattato delle foto anche ravvicinate; non sono molto bravo ma da un po’ ho desiderio di mettere in risalto e memorizzare i soggetti che di solito consideriamo insignificanti, come appunto dei semplici fiorellini. Questi sono sempre nati e cresciuti in tutte le stagioni, però io me ne sto accorgendo della loro esistenza e significato solo oggi. “Osservate come crescono i fiori dei campi…”, è una Parola che fa pensare non solo per avere fede (come nel contesto del discorso di Gesù), ma anche per meravigliarsi di fronte a tanta bellezza creata dal nostro Artista Creatore. La natura ci parla, ci riconcilia con noi stessi e gli altri. Tutti dovrebbero ritagliarsi anche solo un’oretta al giorno per fare una passeggiata a piedi o in bici, ed “espatriare” come diciamo noi, staccare la spina, fare silenzio ed ascoltare i suoni naturali e fotografare anche solo con gli occhi. Penso ai miei bici-giretti, i miei duathlon, partecipando a delle gare di podismo. Nel mese scorso sono stato a Gravina, Altamura, Santeramo, Sannicandro, Acquaviva, Gioia del Colle. Poi Noci, Alberobello. I colori della terra, degli alberi, dei fiori, assolutamente meravigliosi. Abbiamo avuto delle giornate soleggiate fantastiche. I colori dell’autunno: l’ho letto anche nell’ultima pagina della guida turistica Flashtour che riporta anche lo slogan “Puglia, dove la natura è colore”. E’ vero! Anche andando in treno o col Bus FSE, la campagna è uno spettacolo di colori di alberi, vigneti - le foglie che da verdi, diventano gialle, arancioni, rosse, come bandierine al vento. I prati verdi. Anche in periferia della città mi sono soffermato sui fiori uguali a quelli che ho trovato anche in campagna sulle murge.
Ai bordi delle strade sempre un po' di rifiuti attorno, molte volte gettati dai finestrini delle auto. E già! Molti automobilisti inquinano anche così! Gli auguro per i prossimi mesi di andare all’”inverno”!! Scherzo, scherzo. Siamo stati tutti ignoranti, poi un bel giorno è suonata la sveglia e speriamo di non addormentarci di nuovo...
Al rientro è bello che si rivive nella testa le immagini che scorrono, i suoni ascoltati: gli uccelli, il fruscìo del fogliame. Poi gli animali, le mucche quando mi fissano sembrano volermi dire tante cose. I cavalli uguale…quando poi dò un colpetto di clacson con “paperino”, si girano incuriositi e la scenetta fa troppo ridere. I cani si incavolano ancora di più.
Recentemente ho visto due film che mi hanno molto stimolato: “Un’impresa da Dio” e “Una scomoda verità”. Questi due film hanno in comune l’emergenza ambientale e cosa ognuno di noi può fare. Vedendo i contenuti speciali di “Un’impresa da Dio”, ci sono tante indicazioni pratiche e poi anche i racconti degli attori e del regista Tom Shadyac che appassionato di biciclette, ne ha regalato centinaia a tutti coloro che hanno lavorato al film.
Ugualmente nel film di Al Gore, nei titoli di coda, mentre si ascolta la bella canzone “I need to wake up”, ci sono dei validi suggerimenti di cui mi ha colpito un proverbio africano:” Quando preghi, muovi i piedi”.
Ecco come regalo di Natale, vi suggerisco questi due film o vedeteli se non l’avete ancora fatto. Però poi viviamo tutti il film della nostra vita; all’aperto in mezzo alla natura e in città muovendoci di più a piedi, in bici, mezzi pubblici, alla riscoperta dei luoghi storici, delle piazze, giardini, parchi ed anche i negozi del centro.
Al rientro è bello che si rivive nella testa le immagini che scorrono, i suoni ascoltati: gli uccelli, il fruscìo del fogliame. Poi gli animali, le mucche quando mi fissano sembrano volermi dire tante cose. I cavalli uguale…quando poi dò un colpetto di clacson con “paperino”, si girano incuriositi e la scenetta fa troppo ridere. I cani si incavolano ancora di più.
Recentemente ho visto due film che mi hanno molto stimolato: “Un’impresa da Dio” e “Una scomoda verità”. Questi due film hanno in comune l’emergenza ambientale e cosa ognuno di noi può fare. Vedendo i contenuti speciali di “Un’impresa da Dio”, ci sono tante indicazioni pratiche e poi anche i racconti degli attori e del regista Tom Shadyac che appassionato di biciclette, ne ha regalato centinaia a tutti coloro che hanno lavorato al film.
Ugualmente nel film di Al Gore, nei titoli di coda, mentre si ascolta la bella canzone “I need to wake up”, ci sono dei validi suggerimenti di cui mi ha colpito un proverbio africano:” Quando preghi, muovi i piedi”.
Ecco come regalo di Natale, vi suggerisco questi due film o vedeteli se non l’avete ancora fatto. Però poi viviamo tutti il film della nostra vita; all’aperto in mezzo alla natura e in città muovendoci di più a piedi, in bici, mezzi pubblici, alla riscoperta dei luoghi storici, delle piazze, giardini, parchi ed anche i negozi del centro.
Buon Dicembre!